venerdì 15 gennaio 2016

RECENSIONE: LE AVVENTURE DI JACQUES PAPIER, di Michelle Cuevas

LE AVVENTURE DI JACQUES PAPIER- Storia di un vero amico immaginario
Michelle Cuevas
DeAGOSTINI
Prezzo cartaceo euro 12,90
ebook euro 5,99
Pagine 170

Ringrazio Riccardo Barbagallo

Ho cominciato a leggere questo libro ieri pomeriggio, ora l'ho appena finito e sono in lacrime, mi ha emozionato tantissimo, dall'inizio dei capitoli, all'ultima frase. Un libro che leggi volentieri, molto leggero e scorrevole. Uno di quelli che ti insegnano e ti fanno pensare. Ci sono state delle frasi all'interno, che lasciano stupiti, da quanta verità hanno. 
QUESTO  E' UNO DI QUEI LIBRI CHE TI LASCIA STUPITO DAL SUO INSEGNAMENTO.
Un libro per ragazzi che all'apparenza non sembra, ma è molto profondo. Un libro che insegna che essere se stessi è la cosa migliore, un diritto di ognuno. Un libro che mi ha portata alle lacrime con una storia molto semplice, dolce. Lo consiglio ad ogni ragazzino come ad un adulto. 



'' Sono le persone solitarie, quelle che non hanno nessuno con cui parlare, ad aver bisogno di burattini. ''


'' Tendono a credere. Credere in se stessi. Credere in te. ''


'' Io mi sento come aria. Mi sento come vento. Mi sento come se fossi fatto di sabbia e stesse arrivando l'onda.''


'' A volte è bello essere circondati da cose come te.''


TRAMA

Da un po’ di tempo a questa parte, il piccolo Jacques Papier ha il terribile sospetto che tutti lo odino. Tutti eccetto la sorellina Fleur. A scuola i professori lo ignorano ogni volta che alza la mano, in cortile i compagni non vogliono mai giocare con lui e a casa i genitori si dimenticano persino di aspettarlo per cena. Ma la verità è ancora più sconvolgente di quanto possa sembrare… perché il piccolo Jacques non è che l’amico immaginario di Fleur! E quando troverà il coraggio di chiedere alla sorellina di recidere i fili della fantasia che li legano, per Jacques inizierà un travolgente, poetico – e a tratti esilarante – viaggio alla ricerca di se stesso. Chi è veramente Jacques Papier? Qual è il suo posto nel mondo? Un racconto che ha l’incanto delle cose fragili e preziose; una storia che ci apre gli occhi su ciò che molto spesso resta invisibile ai nostri sguardi distratti e che ci regala una nuova prospettiva sui piccoli, sorprendenti risvolti della vita di tutti i giorni. *** Nominato miglior romanzo per ragazzi dal Time ***

Commento ( ATTENZIONE SPOILER )
Jacques vive con i suoi genitori, sua sorella gemella Fleur, e un cane bassotto che non sopporta. Quando scopre dopo otto anni di vita che è un amico immaginario, che non esiste. Tutte le sue convinzioni crollano, e comincia a voler essere libero, nel suo modo inesistente.

Devo dire che mi è piaciuta l'idea che amici immaginari riescano a vedere altri amici immaginari. Avevo voglia di scoprire la loro storia, le loro sembianze, e pure leggendo di Calzino immaginario e Cowgirl mi sono commossa.
Ed è stata proprio l'ultima a far notare a Jacques quello che realmente è, e fargli cominciare la sua avventura. HO ODIATO quando Fleur gli ha dato la possibilità di andarsene. Catapultandolo in un oblio, invece della libertà si è ritrovato ad essere un altro amico immaginario di un altro bambino.
E NON DI FLEUR.  
Ci sono rimasta malissimo. MALISSIMO. Pensavo che dopo quel buio, ricordandosi fortemente di Fleur.. sarebbero tornati insieme. Invece. Colpo bassoAlla fine, diventa un amico immaginario di un bambino, lui scappa e va ad un centro ricollocamento per amici immaginari, diventando un cane bassotto. come Francois, il cane che ha sempre odiato.
Le avventure di Jacques parlano infatti di aiuti che Jacques da ad ogni bambino dopo la sua collocazione,
Quando lo hanno collocato ad una bambina di nome MERLA
 (come si fa a chiamare una bambina Merla??)
E averla aiutata non rendendosene conto capì che è giunto il suo momento di lasciarla.
Dopo BERNARD capì che voleva essere collocato ad un qualsiasi bambino o bambina che aveva bisogno di un amico immaginario, voleva aiutare i bambini a migliorare in meglio, o in qualsiasi cosa loro avessero bisogno.
E Jacques così facendo non si sentiva più invisibile, perché dava uno scopo alla sua vita.
Dopo aver aiutato BERNARD IL MAGNIFICO, si lasciò mandare nel limbo, aspettando il suo momento. e qui, quando si trasformò in un pesce-drago e capì che era tornato a casa, sono scoppiata letteralmente a piangere.Troviamo Francois ormai vecchio, e una bambina.
La bambina che aveva bisogno di lui era la sorella di Fleur, Fleur non riusciva a vederlo però. La sua sorellina spiegandole dei dettagli che Jacques aveva detto a Fleur. Pure lei, una ragazza ormai, capì che era il suo vecchio amico immaginario. Ora però sottoforma di un Grande Drago Aringa. La sorella voleva dargli un nome, ma Fleur le disse che ne aveva già uno.
JACQUES PAPIER.
Era tornato a casa.
E io ero in lacrime.




''A vederli - vederli come sono davvero - non si potrebbe
fare a meno di pensare che ognuno, ciascuno, è sbalorditivo.
E suppongo che la parola ciascuno comprenda anche me.''

VOTO
❤❤❤❤❤

Sono curiosa, voi avevate un amico immaginario da più piccoli? Che forma aveva? 




AUTORE

Michelle Cuevas è nata nel Massachussetts e si è laureata in scrittura creativa presso la University of Virginia. Quando non scrive, adora dipingere o fare birdwatching. Se dovesse scegliere un altro lavoro rispetto a quello dell’autrice di libri, farebbe la paleontologa.   




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