Era da un anno che questo libro mi incuriosiva ogni volta che entravo in libreria, e finalmente mi sono decisa a comprarlo e leggerlo subito. Non come quasi tutti gli altri libri che compro, e poi lascio sulle mensole di camera mia a impolverarsi.
Torniamo a noi. Questo libro è un thriller ambientato a New York, con vari spazi temporali al passato che ci fanno visitare Parigi.
Il prezzo reale è di €18.00 ma in questo periodo la Giunti lo vende con il 70% di sconto, infatti io l'ho acquistato a €5,40. Quindi se magari avevate dei dubbi sul comprarlo vi consiglio di prenderlo a questo prezzo e dare al libro una possibilità.
Se avete voglia di leggere altri libri ambientati quasi del tutto a Parigi, vi consiglio:
Il primo bacio a Parigi, di Stephanie Perkins.

La protagonista del libro è una poliziotta parigina, che si sveglia ammanettata ad un uomo mai visto prima ad una panchina in un parco. Quest'uomo appena riprende conoscenza dice di chiamarsi Gabriel, e di essere un musicista jazz Americano che la sera prima si trovava in un locale a Dublino per suonare.
I due cominciano subito a bisticciare e a domandarsi increduli come hanno fatto a finire a Central Park, quindi dall'altra parte dell'Oceano, in una notte. Soprattutto provenienti entrambi da due posti differenti. La notte precedente avevano fatto uso di alcol e nessuno dei due ricorda come sono finiti a New Work. Gli unici effetti personali che Alice si ritrova al suo risveglio sono un orologio, una pistola che non le appartiene, dei numeri scritti a penna sul palmo della mano e del sangue sulla camicia.
Comincia subito dopo una corsa agli indizi, con una serie di sfortunati eventi che fanno emergere il passato turbolento di entrambi.
Il thriller non è il mio genere, questo è il terzo che leggo quindi si può dire che non è il mio campo. Solitamente leggo YA, Urban fantasy e Romance. Posso dire però con certezza che questo è un Thriller veramente scritto molto bene e soprattutto avvincente.
Ci sono stati capitoli che mi hanno fatto rimanere senza fiato e la voglia di continuare a leggere fino alla fine per saperne sempre di più, non mi ha mai abbandonata. Un libro che ti coinvolge dall'inizio alla fine e ti fa pensare a delle ipotesi fin da subito.
Central Park lo si legge con calma e con molta attenzione per riuscire a capire da se, cosa è successo.
Diviso in quattro parti e anche Musso ricorre ai flashback per farci conoscere il passato della protagonista, i quali sono narrati in prima persona da Alice, invece durante la caccia agli indizi dei due ormai partner lo leggeremo in terza.
I colpi di scena ovviamente non mancano mai, col passare dei capitoli pensi di avere una pista invece ti accorgi che è completamente sbagliata, ed è in quel momento che il castello che ti eri fatto mentalmente cade. Pensando subito dopo: NON CI CREDO.
Mi aspettavo grandi cose da questo libro, non mi ero fatta un'idea precisa di cosa esattamente, ma sentivo che poteva essere un gran libro. E infatti si è rivelato tale.
Apprezzo che lo scrittore non abbia avuto bisogno di scrivere 800 pagine per un thriller con un finale completamente inaspettato.
Guarda il mio problema con questo libro è che io ho letto tantissimi thriller per cui non mi ha sorpresa questo libro, l’ho trovato banale perché avevo già letto qualcosa del genere, ma sono felice che a te sia piaciuto! :)
RispondiEliminaIl mio contrario xD
EliminaIo ho letto solo La verità sul caso Harry Quebert, The store e Central Park come thriller. The store per esempio non mi è proprio piaciuto.
Però sono ancora alle prime armi se si parla appunto di questo genere! :)